28 Marzo 2024

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Roseto, sindaco “inesattezze Tosap e imposta pubblicità

“Sugli aumenti dell’imposta sulla pubblicità sono state dette troppo inesattezze sia nel merito dei contenuti, che nella forma”.
Così il sindaco Sabatino Di Girolamo, in una nota, in qualità di delegato al Bilancio, replica all’Associazione Assorose che erroneamente ha voluto sostenere che gli aumenti del 30% sull’imposta della pubblicità sono frutto di una compensazione del mancato gettito della soppressione dei passi carrabili.

Ha dichiarato il sindaco: “Non è così. La politica di defiscalizzazione dell’ente verso le famiglie, come avvenuto per la Tari e per l’abolizione dell’imposta sui passi carrabili, è stata attuata e andrà avanti.
Altra cosa è invece il gettito sulla pubblicità.
Corrisponde infatti al vero che le tariffe sono state aumentate del 30% ma la scelta è frutto di un adeguamento alle tariffe degli altri Comuni limitrofi.
Tariffe che non solo sono più alte, ma sono state anche riscosse con puntualità a differenza di Roseto dove invece per anni c’è stata un’ampia evasione favorita dalle gravi omissioni nei controlli”.

A titolo di esempio il sindaco cita Alba Adriatica, Comune di 9 chilometri quadrati e con 12 mila abitanti che l’anno scorso di Tosap ha incassato 156 mila euro, di pubblicità 105 mila euro e di affissioni 13 mila euro.

Ebbene Roseto invece, estesa su 53 chilometri quadrati e con 26 mila abitanti ha incassato 141 mila euro di Tosap, 84 mila euro di pubblicità e 7 mila euro dalle affissioni.

“E’ evidente già da questi numeri, paragonati all’estensione dei due Comuni, che qualcosa non torna”.

Ma al di là dell’evasione ciò che preme al sindaco è evidenziare come il 30 % degli aumenti del Comune di Roseto sono frutto di un riallineamento delle tariffe su base provinciale avvenuto peraltro con aliquote più basse rispetto agli altri Comuni.

Difatti, sempre a titolo di esempio, la tassa sulla pubblicità è stata aumentata del 50% quest’anno a Giulianova, ad Atri, ad Alba Adriatica, e del 35% a Martinsicuro.

L’aumento del 30% c’è stato ad esempio anche a Sant’Omero, che però per dimensioni è un Comune molto più piccolo di Roseto”.

Peraltro nonostante l’aumento del 30%, le tariffe di Roseto restano notevolmente più basse degli altri Comuni.

Ad esempio per un insegna superiore a 1 metro quadrato e fino a 5,5 metri quadrati a Roseto si pagano 34,91 euro all’anno, mentre ad Alba Adriatica la stessa insegna, della stessa metratura si paga 40,28 euro all’anno”.

Il sindaco si è detto infine rammaricato della strumentalizzazione fatta sulla vicenda tanto da arrivare a prefigurare posizioni diverse dal suo assessore.

“Le rassicurazioni dell’assessore sulla defiscalizzazione sono state veicolate come una volontà dell’amministrazione di compensare l’abolizione dei passi carrabili ma non è così.

Come è evidente dai numeri resi peraltro.
Ma al di là delle strumentalizzazioni politiche fatte, dispiace registrare l’atteggiamento allarmistico di una parte dei commercianti senza nemmeno conoscere le entità economiche esatte o i termini delle esenzioni che pure ci sono.

Il sindaco ha voluto infine anche puntualizzare sul mancato preavviso lamentato dai commercianti.
“Come ha ben spiegato il mio assessore al Commercio e alla Polizia amministrativa ai commercianti, l’amministrazione aveva già comunicato sulla stampa l’intenzione di procedere all’esternazione del servizio di Tosap e pubblicità.

Ma quale preavviso era dovuto su normali verifiche di polizia amministrativa?

Ad ogni modo c’è stato anche il preavviso visto che gli uffici hanno comunicato l’avvio del censimento sia sul sito del Comune che con l’affissione di manifesti.

Dispiace il fraintendimento dei commercianti sulle parole dell’assessore, formulate peraltro in un incontro riservato ad altre tematiche, nel quale lo stesso aveva invitato a discuterne con il sindaco che appunto, ha la delega al Bilancio, senza fare invasioni di campo”.

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