16 Aprile 2024

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Roseto, Stella Azzurra non rinnova e lascia gli Sharks

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Dopo due anni di collaborazione tra il Roseto Sharks e la Stella Azzurra Roma il responsabile della società romana, Daniele Camponeschi, in un incontro che si è tenuto a Roseto ed al quale hanno partecipato il proprietario degli Sharks Daniele Cimorosi, il Presidente Antonio Norante e il coach Germano D’Arcangeli, ha comunicato la decisione di interrompere il rapporto tra le due società.

Si conclude così un sodalizio cheha permesso a Roseto di disputare le ultime stagioni sportive in A/2, con alterni risultati, dando vita ad un’esperienza probabilmente unica nell’ambito della pallacanestro italiana.
Mettere insieme la storia, la passione per il basket e la serie A/2 del Roseto con una società che rappresenta il miglior vivaio giovanile italiano come la Stella Azzurra, è stato sicuramente proficuo per entrambe le società che hanno puntato ad un progetto originale e senz’altro innovativo permettendo al Roseto anche di garantirsi altri due anni in A/2 e alla società romana di formare prospetti interessanti ritenuti tra i migliori talenti del basket nazionale.
Veder giocare finalmente dei giovani, come i vari Giordano, Visintin, Canka, Eboua, Bayeye e tutti gli altri ragazzi che hanno fatto una preziosa esperienza e sono maturati negli Sharks, è stato motivo di soddisfazione ed orgoglio per Roseto e per i veri amanti della pallacanestro.
In questi due anni leggere ed ascoltare i commenti positivi di tutti gli addetti ai lavori a livello nazionale, che hanno definito in ogni occasione il Roseto una squadra unica nel panorama odierno del basket italiano, ha ampiamente dimostrato che si è trattato di un tentativo ben riuscito.

Questo il motivo del comunicato stampa che vi proponiamo, che però continua con la Roseto Sharks che si toglie diversi sassolini presenti nelle proprie scarpe per evidenziere tutti i fatti accaduti in questi due anni che nulla a che fare con la pallanestro del cuore.
Di seguito quello che ci hanno tenuto a comunicare.

“Purtroppo, come ben sappiamo, l’accoglienza di una seppur minima parte di rosetani che si definiscono tifosi, ma che hanno ampiamente dimostrato sin dai primi momenti di avere ben poco a che fare con il vero tifo e con il vero spirito sportivo, ha reso tutto più difficile.
E’ opportuno ricordare a tal proposito l’atteggiamento violento, non solo verbale, che è stato dimostrato in ogni occasione, sia nelle gare interne che esterne, nei confronti dei giocatori, dei tecnici e della società da un gruppetto di facinorosi che hanno fatto di tutto per contrastare questa partnership.

Purtroppo bisogna dire che, anche quando la società e la squadra hanno reagito ad ogni tipo di provocazione, lecita o illegale, ottenendo lusinghieri risultati sportivi, come l’accesso ai play-off della stagione 2018/2019, da parte dell’ambiente cittadino vi sono stati solo isolati episodi di solidarietà verso la proprietà e contro i disdicevoli comportamenti nei riguardi degli Sharks che, invece, avrebbero meritato l’immediata e totale condanna da parte di tutti, a partire dai rappresentanti delle istituzioni.

In molti hanno preferito far finta di niente, evitando di esserne coinvolti, mentre alcuni benpensanti e presunti esperti di basket, dimostrando di non aver ben compreso il progetto che si stava portando avanti, hanno continuato ad alimentare polemiche ad ogni costo, salvo poi rimangiarsi tutto di fronte ai risultati ottenuti dalla squadra, com’è accaduto al termine dello scorso campionato.

Non avrebbero fatto meglio a far sentire la propria vicinanza e il proprio calore alla società e a dei ragazzi che, soprattutto nella stagione sportiva che si è appena conclusa, ne avrebbero avuto tanto bisogno?

Invece, anche in quest’ultimo anno, abbiamo dovuto assistere ad episodi e polemiche di bassissimo profilo impensabili ai bei tempi del basket giocato nella palestra D’Annunzio in cui il pubblico, fatto di veri sportivi, era un tutt’uno con il Roseto di quegli indimenticabili giorni e lo dimostrava sostenendolo in ogni momento e senza alcuna esitazione.

L’incomprensibile atteggiamento di avversione da parte di una parte dell’ambiente rosetano, sfavorevole ad un progetto senz’altro lungimirante ma che, probabilmente, non è stato ben compreso, è stata la principale motivazione che ha portato la Stella Azzurra alla decisione di non rinnovare un accordo che, in un clima diverso, sarebbe potuto andare avanti consentendo al Roseto di avere anche in futuro quel partner indispensabile per proseguire nella A/2.

Pur con amarezza prendiamo atto della volontà che ci è stata comunicata in merito all’accordo che, avendo durata biennale, è scaduto al termine del campionato in corso e non verrà rinnovato.

Allo stesso tempo ringraziamo i dirigenti romani e lo staff tecnico per il lavoro svolto assieme ed auguriamo le migliori fortune a tutti i giocatori di cui abbiamo apprezzato l’impegno, la professionalità, la modestia e, sicuramente, anche la pazienza dimostrata in questi due anni in cui hanno indossato ed onorato la divisa del Roseto Sharks”.

Roseto Sharks

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