2 Maggio 2025
Cronaca Abruzzo

Roseto, Operazione Turismo: “per l’amministrazione Di Girolamo non esiste il turismo”

Operazione Turismo

Pubblichiamo quanto emerso da una lunga riflessione del gruppo “Operazione Turismo” coordinato da Lorena Mastrilli, che coinvolge molti attori del mondo del turismo di con l’obiettivo di valorizzare il settore e renderlo elemento cruciale dello sviluppo economico della Città. Di seguito il testo a noi comunicato in una nota diffusa dal gruppo e quello che spiega la coordinatrice del gruppo.
“Ormai è chiaro, per l’attuale amministrazione Di Girolamo il Turismo non esiste o, meglio, non esiste nella sua accezione di risorsa (economica, ma non solo) per il territorio, non esiste come elemento di valorizzazione, e quindi non necessita di cura né di tutela da parte delle istituzioni. Come se tutelare e valorizzare non fossero elementi imprescindibili da mettere su un tavolo di lavoro. Il tavolo turistico organizzato da chi ci (mal) amministra da un quinquennio, non ha nemmeno sfiorato l’obiettivo per cui era stato proposto, limitandosi ad “investire”, ma sarebbe più corretto nei confronti dei cittadini dire “a spendere”, i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno (circa 130.000 Euro) in “decoro urbano”, con fantomatici corridoi d’ingresso città di Roseto degli Abruzzi. Inoltre, il rifinanziamento del sito istituzionale Visitroseto.it (costato ad oggi oltre 70.000 Euro), non ha prodotto alcun risultato tangibile a supporto della promozione turistica di Roseto degli Abruzzi. Come non bastasse, l’ultimo atto fallimentare dell’amministrazione Di Girolamo sul turismo è stato quello di “lanciare” il bando per l’affidamento dell’ufficio IAT (Informazioni Accoglienza Turistica) a titolo “non oneroso”, con l’aggravante di richiedere dei requisiti di professionalità e una serie di operazioni che senza dubbio alcuno non possono essere fornite a titolo di volontariato. Il bando richiede relativamente al personale che “nella struttura dev’essere assicurata la presenza contemporanea di almeno due addetti all’accoglienza per tutta la durata dell’orario di apertura. Il personale, inoltre, deve possedere almeno il diploma di scuola media superiore e conoscere almeno una lingua straniera, di cui una compresa tra francese, inglese e tedesco, nonché deve saper operare con gli strumenti informatici e telematici. Il personale deve altresì partecipare periodicamente a corsi o seminari di formazione per l’aggiornamento delle procedure, delle conoscenze sulle risorse e sui servizi turistici del territorio, all’uso delle nuove tecnologie e sulle linee strategiche della Regione Abruzzo in materia di informazione e accoglienza turistica. L’affidatario accoglierà in stage i giovani degli Istituti d’Istruzione Superiore e delle Università e/o giovani impegnati in progetti giovanili promossi dal Comune di Roseto degli Abruzzi. Tutto quanto sopra senza nessuna retribuzione, in un momento in cui proprio dal Turismo dovrebbe ripartire un’economia messa a durissima prova dall’emergenza sanitaria, al punto che 6 operatori su 10 temono di poter proseguire con le loro attività”.

A questo punto si chiede Adriano De Sanctis, operatore turistico di Roseto degli Abruzzi e membro del gruppo Operazione Turismo.
“Come si può parlare di investire nel turismo non creando nemmeno un minimo presupposto di dare valore al turismo? La promozione e l’accoglienza sono i due fattori fondamentali del processo turistico. Far conoscere la destinazione per intercettare ed attrarre i flussi, modulare l’offerta attraverso nuove forme di valorizzazione, cambiare approccio per invertire la tendenza, perché per il rilancio di una destinazione non basta il paesaggio, ma bisogna lavorare al concetto di fruibilità, per allargare il mercato a prescindere dalla stagionalità. Con l’introito della tassa di soggiorno sono state fatte scelte che non hanno (né danno) valore di priorità. Roseto degli Abruzzi è, dal punto di vista dell’attrattiva, la sublimazione degli opposti, che permette di avere i piedi nel mare e guardare alle colline che gli fanno da cornice o, al tramonto, ammirare il Gran Sasso dal porto turistico o dalla Riserva Naturale del Borsacchio; ma è anche arte, cultura, tradizione, un patrimonio enogastronomico senza eguali”.

La nota si conclude con le parole della coordinatrice del gruppo, Lorena Mastrilli.
“Proprio per questo noi del gruppo Operazione Turismo non possiamo accettare la scelta priva di visione attuata dall’amministrazione Di Girolamo e rischiare che per i successivi due anni l’ufficio accoglienza più che accogliere aggiungendo valore releghi la città ad una condizione preistorica. Pertanto il gruppo si costituirà in un’entità comprensiva delle migliori professionalità del territorio per partecipare al bando, dimostrando di avere a cuore davvero il bene della città e del suo futuro turistico e di voler puntare sull’innovazione proprio per combattere la disoccupazione”.

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