18 Aprile 2024

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Roseto, Mario Nugnes precisazioni e appunti sullo sport rosetano

mario nugnes

Dietro ogni bene comune c'è una comunità. Dietro ogni bene pubblico c'è un'istituzione. Una premessa che dovrebbe “qualificare” l'attività di un Sindaco e della sua giunta e che, al contrario, per il consigliere di Casa Civica certifica la pressoché totale inadempienza del governo Di Girolamo.
“Concetti quali manutenzione e riqualificazione di un bene pubblico sono sconosciuti per questa Amministrazione, che ha puntualmente ignorato, arrivando a non rispondere, le numerose segnalazione di cui noi del gruppo “Casa Civica” ci siamo fatti più volte portavoce, tipo le infiltrazioni di acqua sul tetto del Palazzetto dello Sport – per non parlare della situazione di degrado del perimetro e delle norme igieniche dei locali quali i servizi e gli spogliatoi -, l'affidamento della Piscina comunale, lo stato di abbandono delle strutture polivalenti delle frazioni – è il commento di Mario Nugnes, i cui ripetuti “promemoria” sono stati spesso ignorati del tutto.
Il dato, oggettivo, imputato da Nugnes all'attuale amministrazione è che in cinque anni non solo non è stato fatto nulla per migliorare le strutture sportive che dovrebbero essere patrimonio della collettività, ma la situazione è addirittura peggiorata con l'emergenza Covid19.
Non fosse stato per la buona volontà di qualche associazione oggi la condizione dell'impiantistica comunale sarebbe peggiore.
“Una situazione che crea grave disagio alla comunità e che ci lascia sgomenti – prosegue Nugnes – senza risposte e senza un interlocutore certificato ed affidabile perché, ricordiamolo, una città come , in cui da 100 anni esiste la pallacanestro, che da 75 anni ospita il torneo più antico di Europa, il “Lido delle Rose”, che per vocazione ha sempre avuto una identità fortemente orientata allo Sport, non ha un Assessore allo Sport”.
In grammatica si potrebbe utilizzare la figura retorica dell'ossimoro per definire quella che, invece, a detta del gruppo “Casa Civica” va definita con un concetto forse trito e ritrito, ma non nel caso specifico, quello di “mala amministrazione”.
“Questa è l'amministrazione che abusa del dire, spesso con toni supponenti o, peggio, arroganti, ma che latita quando si tratta di far seguire al dire il fare, e se non fosse per la tristezza che questo stato di abbandono e di opportunità perdute (il mancato affidamento del palasport, per esempio, la cui mancata concessione ha recato danni in tema di ecoBonus 110% anche per la sua riqualificazione energetica), verrebbe da dire che i nostri attuali amministratori hanno dimostrato la veridicità del detto “tra il dire il fare c'è di mezzo il mare – aggiunge il consigliere.
Concetti, quelli con i quali Nugnes boccia l'operato dell'amministrazione Di Girolamo, che stridono tanto più se si considera, come dice il capogruppo di Casa Civica, “siamo un posto di mare, dove le idee dovrebbero avere un respiro più ampio e la loro attuazione un percorso rapido, invece siamo ancorati o, peggio, alla deriva. Restiamo nel campo delle figure retoriche, e dopo l'ossimoro di una città europea dello sport che non ha un assessorato ad esso dedicato, è di questi giorni l'anacoluto, ovvero un costrutto sintattico privo di coerenza.
L'esempio – precisa Nugnes – è il Bando pubblicato per la concessione in gestione per 10 anni di alcuni impianti, la cui scadenza per la presentazione delle domande è fissata al prossimo 17 marzo, con il delegato allo sport Marco Angelini che, tuttavia, poco più di un mese fa e quindi prima della pubblicazione dello stesso, dichiarava che “una clausola non di poco conto difficilmente andrà bene ai futuri gestori, ovvero la manutenzione ordinaria e straordinaria a loro carico”. Siamo a livelli di teatro dell'assurdo, e la cosa che si evince è che, purtroppo, il tanto sbandierato slogan “fare il bene della comunità” per questa Amministrazione è solo una parola di convenienza, specie in occasione di programmi elettorali”.
La conseguenza, secondo il pensiero del consigliere di Casa Civica, è che “Roseto perde terreno in termini di competitività, diventa sempre meno attrattiva nell'offerta e, ultima in ordine di tempo, costringe i nostri agonisti degli sport acquatici, nella fattispecie del nuoto, a dover chiedere ospitalità alla vicina Giulianova”.
E chi amministra come reagisce?
“Con la politica del dire, salvo poi trovare sempre, con una puntualità disarmante, una scusa per non fare”.

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