24 Aprile 2024

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Roseto, Alessandro Recchiuti lascia la vicepresidenza provinciale

recchiuti

Ultimo Consiglio per il vicepresidente Alessandro Recchiuti di e per il consigliere Vincenzo Di Marco, sindaco di Castellalto; due Comuni al voto.
Ultimo Consiglio provinciale, quello di ieri per il vicepresidente Alessandro Recchiuti (consigliere comunale di Roseto degli Abruzzi che non si ricandida e ha rassegnato ieri le sue dimissioni da consigliere provinciale) e per Vincenzo Di Marco, sindaco di Castellalto per due mandati, altro Comune al voto.
I due consiglieri, prima dell'inizio dei lavori, hanno salutato l'Assemblea con un intervento di commiato.
“Me ne vado dopo sette anni seduto su questi banchi a rappresentare i territori nella speranza di aver dato un contributo utile – ha dichiarato Di Marco di Italia Viva – non è stato facile entrare nello spirito che contraddistingue questa assise visto che siamo consiglieri di secondo livello non eletti dal popolo. Il 3 e il 4 ottobre scade il mio mandato da sindaco, il mio è un arrivederci alla politica, rimane l'impegno nel sociale che mi accompagna da sempre. Mi auguro che la Provincia torni ad essere il luogo eletto dai cittadini e torni a svolgere un ruolo di cerniera fra i Comuni e la Regione. Anche da Sindaco dico che questa riforma non funziona”.
Discorso diverso per Alessandro Recchiuti (Lista Forza del Territorio) che ha scelto di non aspettare la decadenza d'ufficio (quando verrà nominato il nuovo Consiglio a Roseto degli Abruzzi) e ieri ha protocollato le sue dimissioni. Avente diritto per la surroga, il consigliere comunale di Teramo Giovanni Luzii.
“Il mio è un addio alla politica più che un arrivederci – ha detto – non mi sono ricandidato. Forse mi tornerà la voglia di un impegno politico ma oggi è così. E' stata un'esperienza agrodolce questa in Provincia, perché rispetto ad un Comune si fa molta più fatica a portare a casa dei risultati. Il modo nel quale il legislatore ha concepito la sua organizzazione rende molto più complicato e certamente meno incisivo il ruolo di chi amministra. E' un dato oggettivo: nonostante l'impegno quotidiano di chi viene eletto e degli uffici, il peso di questa istituzione è molto cambiato”..
Il presidente Di Bonaventura ha ringraziato tutti e due per il lavoro svolto: “Auguri per quello che farete e che volete fare, siamo stati accecati da scelte assurde, mi auguro che la politica mostri più senno in futuro”.

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