Teramo, esercizio abusivo della professione di commercialista
Esercizio abusivo della professione, la Cassazione mette un punto: il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Teramo Dott. Maurizio di Provvido commenta la sentenza della Cassazione riportandosi anche a quanto esposto dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. “Una sentenza importante ed estremamente chiara sul concetto di esercizio abusivo della professione di commercialista, di cui far tesoro nella nostra azione di vigilanza su questo tema”. Questo è il commento del presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, alla sentenza della Corte di cassazione n. 4673/23 (depositata il 21 novembre), che ha stabilito che la tenuta dei registri contabili e la redazione delle dichiarazioni dei redditi, senza la prescritta abilitazione, comportano la condanna per esercizio abusivo della professione, commento pienamente condiviso dal Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Teramo. La sentenza evidenzia che è reato il compimento senza titolo di atti che, pur non attribuiti singolarmente in via esclusiva a una determinata professione, siano univocamente individuati come di competenza specifica di essa, allorché venga realizzato con modalità tali (per continuatività, onerosità e organizzazione) da creare, in assenza di chiare indicazioni diverse, le oggettive apparenze di un’attività professionale svolta da soggetto regolarmente abilitato. L’Ordine di Teramo, da sempre, è stato attento e vigile su simili abusi e continuerà a farlo grazie anche alla nuova sentenza della Cassazione e provvederà a segnalarli alle autorità competenti. Le segnalazioni dovranno essere ovviamente circostanziate e documentate, in modo da consentire una valutazione adeguata dei comportamenti contestati. La lotta all’abusivismo è ancora più sentita dal Consiglio nazionale che ha deciso che le segnalazioni che perverranno, da tutto il territorio nazionale, verranno prese in carico e verificate da un gruppo di lavoro interno appositamente istituito, di cui farà parte anche un pool di legali.