Roseto, sindaco smentisce buco da 900 mila euro per la Tari
In riferimento alla recente sentenza del Consiglio di Stato relativa al Piano Economico e Finanziario (PEF) della Tassa sui Rifiuti (Tari) per l’anno 2023, il sindaco di Roseto degli Abruzzi interviene per fare chiarezza e smentire categoricamente la presenza di un presunto “buco” da 900mila euro.
“Sgomberiamo il campo da sterili strumentalizzazioni – dichiara il sindaco in una nota – e dal tentativo, spesso messo in atto dalla minoranza, di confondere i cittadini prospettando scenari nefasti. La sentenza del Consiglio di Stato non contiene assolutamente nulla di simile. La decisione ha stabilito che il Comune non poteva revisionare nel 2023 il PEF Tari che era stato adottato nel 2022. Secondo gli uffici comunali e secondo l’Agir, (Autorità gestione integrata rifiuti urbani regione Abruzzo) invece, la revisione “infra periodo” si rendeva addirittura necessaria perché a maggio 2022 era stato avviato un nuovo contratto di raccolta rifiuti. Considerazioni tecniche che, secondo i giudici, non sono corrette. Questo si legge nella sentenza, tutto il resto è demagogia, volontà di buttare fumo negli occhi dei cittadini su una materia complicata”.
Gli uffici stanno valutando in queste ore cosa comporterà la decisione, certamente si potrà prevedere una rimodulazione delle tariffe attraverso meccanismi di conguaglio.