Roseto, 6 maggio riconsegnata la torre campanaria restaurata di Montepagano
Grande partecipazione la mattina di martedì 6 maggio a Montepagano per la riconsegna ufficiale alla comunità della storica torre campanaria della Chiesa di Sant’Antimo. La cerimonia ha sancito la conclusione dei lavori di restauro e del consolidamento strutturale eseguiti sotto la committenza della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara.
L’incontro si è svolto all’interno della Sala polifunzionale del Museo di Montepagano e ha visto la presenza del sindaco di Roseto degli Abruzzi, della soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, del vicesindaco della città, dell’ex Sindaco della citta delle rose (oggi consigliere comunale), dei rappresentanti del consiglio di quartiere di Montepagano guidati dal presidente, dell’ingegnere della Curia di Teramo, di rappresentanti dell’Associazione Vecchio Borgo e di numerosi cittadini.
L’intervento di restauro, del valore di 532mila euro, si è reso necessario a seguito delle lesioni provocate dagli eventi sismici degli ultimi anni che avevano portato alla chiusura della torre per motivi di sicurezza. I lavori hanno permesso di risanare le fessurazioni e di rinforzare l’intera struttura, garantendo la sua stabilità per il futuro, e di donare un rinnovato aspetto alla torre stessa. Un momento particolarmente significativo è stato il ritorno al suono delle campane, seppur in modalità “a martello” e tramite registrazione, vista l’impossibilità di utilizzarle “a distesa” per motivi di sicurezza strutturale e di pubblica incolumità.
La riconsegna della Torre Campanaria rappresenta un importante segnale di rinascita e di attenzione verso il patrimonio storico e culturale di Montepagano, un momento di gioia condivisa per l’intera comunità rosetana.
La mattinata del 6 maggio è stata anche l’occasione per un sopralluogo congiunto, alla presenza del parroco Don Mario, presso la vicina Chiesa dell’Annunziata, interdetta dal 17 settembre scorso a causa dei danni significativi riportati alla cupola a seguito di un fulmine. I lavori di messa in sicurezza della chiesa sono terminati e ora si attende la comunicazione della Soprintendenza sulla stabilità della cupola stessa per poter procedere ad una riapertura, anche parziale, del luogo di culto.
Per quanto riguarda i lavori di ripristino definitivo della stessa Chiesa dell’Annunziata e del tetto della canonica, affidati alla Curia di Teramo, il progetto sarà trasmesso alla Soprintendenza per la necessaria istruttoria e successivamente si procederà con l’approvazione. Parallelamente, la Curia sta lavorando con la compagnia assicurativa per l’erogazione dei fondi necessari a finanziare il progetto.