Roseto, PD a proposito della Casa di Comunità
Riceviamo in redazione una nota stampa da parte del PD di Roseto degli Abruzzi a proposito della Casa di Comunità rosetana. Di seguito il testo del comunicato.
“La posa della prima pietra… ma cosa c’è da festeggiare?
Nei giorni scorsi, a Roseto, sul cantiere (finalmente aperto) della Casa della Comunità in piazza Marco Polo, sono arrivati diversi personaggi. Ma di cosa festeggiare, in realtà, c’era ben poco.
Non si trattava di una vera inaugurazione, ma solo della posa tardiva della prima pietra. Tra i presenti, il governatore Marsilio, che dopo aver portato il sistema sanitario regionale al dissesto finanziario (oltre 120 milioni di euro di deficit all’anno e più di 100 milioni di euro di mobilità passiva), dopo aver aumentato l’addizionale IRPEF al massimo e dopo aver trascinato la regione verso un possibile nuovo commissariamento della sanità, ha trovato il tempo di tagliare nastri.
C’era anche il direttore generale della ASL, Maurizio Di Giosia, responsabile del definitivo annullamento del progetto del nuovo Distretto Sanitario di Base, nonostante le promesse fatte alla città e l’impegno dell’amministrazione Di Girolamo, che aveva rimosso ogni ostacolo per realizzarlo.
E infine, il sindaco di Roseto, che permettendo la costruzione della Casa della Comunità sull’area destinata al nuovo Distretto Sanitario di Base, si è reso protagonista – forse inconsapevolmente – della cancellazione del DSB di Roseto, con annessa residenza per anziani, una struttura altrettanto essenziale per la città”.