Isola del Gran Sasso, Pretara, Sulle tracce dei briganti con Roppoppò e Serpentini
La collaborazione tra lo storico e ricercatore Elso Simone Serpentini, che da anni studia il fenomeno del brigantaggio nel teramano, e Franco Palumbo, conosciuto come “Roppoppò il cantastorie”, ha dato vita allo spettacolo “Sulle tracce dei briganti”. Dopo il successo delle passate rappresentazioni a Penna Sant’Andrea, Torricella Sicura, Campli, Alvi e nell’aula magna dell’Università di Teramo, lo spettacolo torna in scena lunedì 19 agosto alle 21:30 a Pretara di Isola del Gran Sasso, in Piazza Santa Colomba, con ingresso gratuito.
L’evento si presenta come un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva del territorio, che unisce rigore storico e potenza evocativa della musica popolare. La formula, ormai consolidata, fonde la narrazione storica di Serpentini con l’esecuzione musicale di Roppoppò e della sua Roppoband, accompagnati dal Coro Nuove Direzioni diretto da Cinzia Cantoresi.
A Pretara saranno presentate tre nuove canzoni, che arricchiscono un repertorio già ampiamente applaudito. Tra queste, la prima esecuzione de “La morte di Angelo Florio”, brano che restituisce la memoria di un episodio drammatico del 1861 legato al brigantaggio locale. Seguiranno “La rivolta di Castelli”, sulla ribellione dei castellani al marchese Di Mendoza nel 1716, e un brano dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, il giovane passionista che, nella memoria popolare, si intreccia con le vicende dei briganti del tempo.
Accanto alle novità, torneranno i brani che hanno già riscosso grande consenso: “Sciarra il brigante”, “Navarretta” e “Santucce mi’”, nei quali storia, tradizione orale e invenzione poetica si fondono in un linguaggio immediato e coinvolgente.
Lo spettacolo non è soltanto un concerto, ma un’occasione di valorizzazione culturale del territorio abruzzese. Raccontare le vicende del brigantaggio significa infatti restituire voce a uomini e donne che, tra Cinque e Ottocento, hanno segnato la storia sociale e politica della regione. La musica e il canto, intrecciati alla ricerca storica, diventano strumenti di divulgazione accessibili a tutti, capaci di trasformare un passato complesso in patrimonio condiviso.
In questo senso, “Sulle tracce dei briganti” si propone come un progetto che unisce arte, storia e comunità, contribuendo a rinsaldare il legame identitario tra le popolazioni locali e le proprie radici.
In scaletta anche una canzone dedicata a Civitella del Tronto, la cui fortezza, rifugio strategico dei briganti e dei loro sostenitori, fu teatro di tre importanti assedi: nel 1557, nel 1806 e infine tra il 26 ottobre 1860 e il 20 marzo 1861, quando con la capitolazione si sancì la fine del Regno delle Due Sicilie.
L’ingresso all’evento musicale – culturale è gratuito.
