Arriva la cometa di San Valentino
In arrivo la cometa di San valentino. Si chiama Iwamoto e saluta la Terra dalla distanza di tutto rispetto di 45 milioni di chilometri. Indicata con la sigla C/2018 Y1, la cometa non è un visitatore abituale del Sistema Solare. Compie infatti un’orbita completa intorno al Sole ogni 1.371 anni. L’ultima volta che ha fatto capolino dalle nostre parti è stata nell’anno 648 e la prossima visita è attesa tra più di mille anni, nel 3.390. A partire dalle 22,00 del 13 febbraio è possibile seguire il passaggio di questa palla di neve sporca, testimone delle origini del Sistema Solare, sul canale ANSA Scienza e Tecnica, nella diretta streaming con il Virtual Telescope. “La cometa appare come un batuffolo diffuso”, ha detto all’ANSA l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Attualmente, è visibile per tutta la notte, favorevolmente posizionata nel cielo per gli osservatori dell’emisfero boreale”. Scoperta in dicembre dall’astronomo amatoriale giapponese Masayuki Iwamoto, la cometa appartiene al gruppo dei cosiddetti oggetti estremi trans-nettuniani, che si trovano a una distanza cinque volte superiore a quella che separa Plutone dal Sole, oltre la fascia di Kuiper, culla di comete e asteroidi. “Bisogna cercare la cometa nella costellazione del Leone, identificata dalla brillante stella Regolo. Poi per qualche giorno – ha aggiunto – la Luna ne disturberà la visione, prima di riconsegnare il palcoscenico alla Iwamoto la prossima settimana. L’astro chiomato sarà comunque osservabile per tutto il mese di marzo, anche se sempre più debole e sfuggente”, ha concluso Masi.