3 Ottobre 2024
Cronaca Abruzzo

Roseto, Comune pensa ad un mutuo per l’acquisto dell’Arena 4 Palme

Incontro questa mattina in comune con il primo cittadino da parte di alcune società e associazioni sportive per fare il punto sull’utilizzo della Arena 4 Palme interessata al momento da un’ordinanza di interdizione delle gradinate. L’incontro è stato chiesto dalle associazioni in modo da avere indicazioni logistiche sui saggi di fine anno che le società stanno organizzando e a tal proposito il primo cittadino ha evidenziato loro che il Comune metterà a disposizione come lo scorso anno sia la piazza del Comune che lo scorso anno è stata sfruttata con successo, e sia il teatro all’aperto della villa che riaprirà nel mese di giugno.

L’occasione tuttavia è stata colta dal sindaco per evidenziare il lavoro che l’amministrazione comunale ha compiuto finalizzato a riattivare il processo di acquisto di quelle aree che si era interrotto nel 2011. Di questo si è parlato in un vertice a Roma tra i dirigenti delle Ferrovie dello Stato, con il sindaco e il segretario comunale durante il quale si è convenuto sulla necessità di procedere ad un adempimento preliminare a qualsiasi ipotesi di acquisto.

“In particolare – spiega il sindaco – si è convenuti sulla necessità di sottoporre nuovamente a valutazione le aree ferroviarie all’interno dell’abitato centrale di Roseto poiché il valore che le ferrovie avevano stabilito nei primi anni duemila (e che sfiora il milione di euro) è certamente divenuto irrealistico e non più rispondente ai valori di mercato, anche alla luce della crisi dell’edilizia”.

Il sindaco ha già avanzato alle Ferrovie la richiesta di rivalutazione delle aree, ed è in attesa di comunicazioni dalle Ferrovie in merito ai nuovi valori. Non appena sarà ricevuta la comunicazione dei nuovi valori di mercato delle aree l’amministrazione vedrà di intavolare una trattativa per procedere all’acquisto in via prioritaria dell’Arena 4 Palme e dell’area annessa.

“Ribadisco tuttavia che è volontà dell’amministrazione – spiega ancora il primo cittadino – spalmare i costi relativi su più annualità la spesa necessaria perché salvo la sopravvenienza di introiti derivanti dalla vendita dei beni comunali noi non abbiamo la capacità di pagare in un solo anno quello che costano quelle aree. L’ipotesi dunque è quella di contrarre un mutuo.

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