20 Aprile 2024

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Pereto, arte con Straperetana 2019

In arrivo la terza edizione di straperetana, in programma nel borgo di , dal 7 luglio all'11 agosto 2019, in provincia de L'Aquila.
Il progetto, ideato da Paola Capata insieme a Delfo Durante e curato da Saverio Verini, vede la partecipazione di 18 artisti (di cui due collettivi): tra luglio e agosto, nel cuore dell'estate, le loro opere animeranno diversi luoghi di Pereto tra i quali vicoli, piazze, abitazioni dismesse e edifici storici, coinvolgendo l'intero borgo.

I 18 artisti invitati alla terza edizione di straperetana sono: Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983), Luca Bertolo (Milano, 1968), Chiara Camoni (Piacenza, 1974), Luca De Leva (Milano, 1986), Cleo Fariselli (Cesenatico, 1982), Matteo Fato (Pescara, 1979), Raffele Fiorella (Barletta, 1979), Franca (Adelaide Cioni e Fabio Giorgi Alberti), Giuseppe Gallo (Rogliano, 1954), Paolo Icaro (Torino, 1936), Silvia Mantellini Faieta (Pescara, 1992), Aryan Ozmaei (Teheran, 1976), Pawel und Pavel, Gioele Pomante (Pescara, 1993), Giuliana Rosso (Chivasso, 1992), Federico Tosi (Miano, 1988), Serena Vestrucci (Milano, 1986), Luca Vitone (Genova, 1964).

Il nome del progetto espositivo, straperetana, allude a una dimensione fieramente “di paese”, ma estesa, amplificata: gli interventi degli artisti saranno posti in relazione con il luogo, in un tentativo di dialogo tra contemporaneo e antico, che offrirà una lettura inedita di un contesto già carico di storia e fascino (le prime notizie su Pereto risalgono all'anno 995 dopo Cristo).
Le opere, disseminate in tutto il borgo, si pongono come interferenze lievi, degli intervalli che intendono valorizzare Pereto, senza stravolgerla e offrendo la possibilità di fruire delle sue peculiarità: un'occasione unica per scoprire un luogo inaspettatamente ricco di bellezze architettoniche e paesaggistiche, a soli 70 chilometri da Roma.

Anche per questa terza edizione straperetana sarà accompagnata da un sottotitolo: La luna vicina. Accostando simbolicamente Pereto al celebre corpo celeste orbitante attorno alla terra, La luna vicina vuole mettere in evidenza il carattere “satellitare” del borgo, facilmente raggiungibile rispetto a centri più grandi quali Roma, L'Aquila, Pescara eppure posto in una condizione di lontananza, periferica.
Proprio grazie a questa distanza – quasi un isolamento –, Pereto assume idealmente i contorni di un pianeta alieno; un luogo altro per molti degli artisti invitati, che si sono acclimatati gradualmente, andando alla scoperta di questo territorio ancora poco battuto attraverso numerose visite e sopralluoghi. Lo stesso visitatore è invitato a muoversi come un esploratore tra le vie di Pereto lasciando che il proprio percorso venga orientato dalle opere disseminate nel borgo.

A partire da questa suggestione gli artisti presentano opere che puntano in direzioni diverse, concependo Pereto come un possibile luogo di fuga e rifugio, come uno spazio da scoprire, come un territorio familiare e straniante al tempo steso, come un approdo per riflettere sulla propria pratica artistica.
Attraverso un percorso rarefatto – che consenta anche di osservare i punti più belli del borgo – le opere esposte cercano di evocare la condizione intima di un allunaggio, legandosi idealmente al celebre gesto dell'astronauta Charles Duke, che nel 1972, nel corso della missione Apollo 16, realizzò un celebre scatto con l'impronta dello stivale sul suolo lunare e, a pochi centimetri di distanza, una fotografia che ritraeva lo stesso Duke con la propria famiglia, posata volontariamente dall'astronauta.
Un gesto che testimonia l'irrinunciabile valore culturale e affettivo delle immagini per l'uomo – persino in un contesto remoto e privo di spettatori quale la luna.
Senza volersi caratterizzare come un vero e proprio tema, La luna vicina rappresenta dunque una traccia capace di fungere da collante tra i diversi lavori, evitando tuttavia di imbrigliarli e permettendo la coesistenza di poetiche eterogenee che si manifestano attraverso mezzi espressivi che vanno dalla pittura all'installazione, dalla fotografia alla scultura, dalla performance al video, su scala urbana così come in una dimensione più domestica.
Da segnalare, in occasione della giornata inaugurale, un ricco programma di appuntamenti, con le performance del duo Pawel und Pavel, di Matteo Fato e del duo Franca, formato da Adelaide Cioni e Fabio Giorgi Alberti.

L'avvicinamento a straperetana 2018 è stato preceduto da due iniziative nel corso degli scorsi mesi. In prossimità delle feste natalizie si è infatti svolto un pranzo che ha visto coppie di artisti e curatori cimentarsi in una sfida culinaria, seguita da un torneo del gioco “Mercante in fiera” con le carte disegnate da Adelaide Cioni.
Lo scorso aprile, invece, l'artista Matteo Fato ha tenuto un laboratorio artistico incentrato sul disegno dal vivo insieme ai bambini dell'istituto Salvo D'Acquisto di Pereto, con le opere che saranno esposte successivamente proprio in occasione della mostra estiva; due interventi che puntano a dare continuità all'azione di straperetana sul territorio, stringendo con esso un rapporto sempre più saldo.

Gli interventi di straperetana saranno visibili a partire dal momento dell'inaugurazione, sabato 6 luglio, fino a domenica 11 agosto. Nelle settimane di apertura, le opere saranno liberamente fruibili dal pubblico nel fine settimana, dalle 16.00 alle 20.00; negli altri giorni su appuntamento.

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