Pescara, arrestato 32 enne per detenzione a fine di spaccio
Un uomo di 32 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato. D.M., incensurato, residente a Spoltore, è stato bloccato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara, dopo che era stato visto cedere due dosi di marijuana ad un giovane pescarese, con il quale si era dato appuntamento in un bar di Villa Raspa.
Da quanto finora emerso, era la prima volta che il giovane acquirente si riforniva dal D.M., tant’è che quest’ultimo, per farsi riconoscere, gli aveva mandato un whatsapp con cui descriveva come era vestito. E, per essere ancora più sicuro, gli aveva inviato, sempre attraverso il noto sistema di messaggistica, la propria posizione, corrispondente per l’appunto ad un bar di viale Europa in località Villa Raspa.
Qui l’acquirente era giunto a bordo del proprio scooter e, dopo aver preso contatti con D.M., si era recato in un vicino bancomat, prelevando cento euro per pagare lo stupefacente. Aveva quindi fatto ritorno dal D.M. che, ricevuto il denaro, gli aveva messo nel vano sottosella poco più di 10 grammi di marijuana.
Ignaro di esser osservato nei suoi movimenti dagli agenti della sezione “antidroga” della Squadra Mobile, l’uomo aveva poi fatto rientro nella sua abitazione, dalla quale era riuscito, in macchina, pochi minuti dopo, venendo però fermato dai poliziotti che lo perquisivano trovandogli addosso, pronte per essere vendute al dettaglio, dieci bustine con più di 20 grammi di marijuana ed altri due involucri contenenti circa 6 grammi di hashish.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione del 32enne, dove grazie anche al fiuto di due cani antidroga della squadra cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, nella camera da letto si rinvenivano altri 800 grammi di marijuana e 35 grammi di hashish. Venivano inoltre sequestrate ventotto confezioni di semi di marijuana e bilancini di precisione.
D.M. veniva quindi tratto in arresto per i reati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, dr. Andrea Di Giovanni, ristretto presso la locale Casa Circondariale.