29 Marzo 2024

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Teramo, coronavirus, ulteriori misure restrittive

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Il Sindaco di nella tarda serata, ha emanato una disposizione interpretativa più rigida del Decreto del Presidente del Consigli dei Ministri ancora vigente, introducendo ulteriori misure.
La finalità è di prevenire e contenere il rischio di contagio da Coronavirus, ormai gravissimo sull'intero territorio nazionale ed anche locale, e di conseguenza di scoraggiare con maggior decisione ogni contatto sociale che non sia strettamente indispensabile, precludendo altresì ogni attività che non corrisponda ad un interesse primario o a una necessità dell'individuo.
Alla luce di ciò, il Sindaco ha disposto la sospensione di tutti i cantieri di lavoro per i quali il Comune di Teramo è stazione appaltante o soggetto autorizzatore, per i quali non risulta garantito il rispetto delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l'epidemia. Con il suo atto, il Sindaco raccomanda alle imprese edili con cantieri comunque aperti sul territorio del Comune di assicurare l'osservanza delle misure precauzionali.
Alla luce dell'Ordinanza del Ministro della Salute emanata in serata e che contiene anche le richieste rappresentate nei giorni scorsi da D'Alberto in qualità di Presidente regionale dell'Anci, la disposizione sindacale implicitamente impartisce alla Polizia Municipale il compito di attivare controlli più rigidi, sebbene vada rimarcato che i cittadini teramani si siano finora distinti per un sostanzialmente rispetto delle prescrizioni. Nello specifico, l'atto invita i cittadini a “fare di più”, sancendo la limitazione dell'esercizio di attività motorie che vanno svolte esclusivamente per ragioni documentate e/o comprovate di tutela della salute psico-fisica e in prossimità della propria abitazione, e la possibilità di circolare a piedi per attendere alle esigenze primarie degli animali d'affezione solo per il tempo strettamente necessario.
Il Sindaco Gianguido D'Alberto dichiara: “In qualità di Presidente Anci Abruzzo, ho espresso al Presidente nazionale della stessa Anci Decaro e al Governo, la necessità e l'urgenza di procedere subito ad una ulteriore forte stretta sulle misure di contenimento del contagio, considerato che la situazione nella nostra Regione, diventa sempre più preoccupante. Ritengo che il più grande problema da affrontare allo stato attuale deve essere la chiusura delle Aziende e di tutte le attività produttive non essenziali per contenere il flusso dei lavoratori costretti a spostarsi. Lavoratori che troppo spesso si trovano a operare in condizioni di scarsa sicurezza, se non in taluni casi addirittura privi di protezione”.

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