Coronavirus, regole per i ristoranti dopo il 19 maggio
Ci sono delle linee guida su quello che potrebbe accadere a partire dal 19 maggio 2020 contenuti in due nuovi documenti tecnici, redatti dall'Inail in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (Iss). I documenti forniscono delle raccomandazioni sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del Coronavirus Covid 19 nella fase 2 e che riguarderebbe il settore della ristorazione.
Le pubblicazioni, approvate dal Comitato tecnico scientifico il 10 maggio, hanno come obiettivo quello di poter garantire la ripresa delle attività di ristorazione assicurando al tempo stesso la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti.
Distanziamento sociale nei ristoranti:
Dal documento dell'Inail-Iss si raccomanderà di rimodulare la disposizione dei tavoli e dei posti a sedere, andando a definire un limite massimo di capienza predeterminato in modo che si possa prevedere uno spazio di norma non inferiore a quattro metri quadrati per ciascun cliente, fatta salva la possibilità di poter adottare altre misure organizzative, come per esempio delle barriere divisorie. Come ulteriore strumento di prevenzione verrà indicato lo strumento della prenotazione obbligatoria, utile anche per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale. Durante il servizio, infatti, non è evidentemente possibile l'uso di mascherine da parte dei clienti. Lo stazionamento protratto, inoltre, in caso di soggetti infetti da Sars-CoV-2 può contaminare superfici come stoviglie e posate.
Ricambio di aria:
Il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati sarà un'altra regola da seguire, anche per quanto riguarda i servizi igienici, che spesso sono privi della possibilità di aerazione naturale.
