San Valentino, contributo regionale per recupero antico organo del Duomo
Con un mio emendamento presentato in sede di Bilancio di previsione 2021 è stato approvato un contributo regionale di € 40.000,00 per il Comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara), destinato agli interventi di rifunzionalizzazione dell’antico organo ospitato nell’abside del Duomo dei Santi Valentino e Damiano.
Nei mesi scorsi, invitato in questo Comune dal Sindaco Antonio D’Angelo e dal suo vice Lino Sciambra e dal sempre attento Beniamino Gigante, Presidente dell’associazione “Amici del Museo dei fossili e delle ambre di San Valentino”, ho sollecitato la definizione del contenzioso con la prima ditta che aveva lavorato al Duomo. Grazie alle attenzioni dei tecnici della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, e in particolare del Progettista Arch. Pezzi e del Rup Arch. Giuseppe Di Girolamo, assieme all’Arch. Francesco Montazzoli sono stati definite le pendenze con la prima ditta e rielaborati i computi metrici per il completamento della riqualificazione del Duomo, molto danneggiato dal sisma. Ora la gara può partire. La speranza è di avere la ditta appaltatrice entro aprile/maggio. Era necessario, tuttavia, rinvenire un ulteriore sostegno economico per ricomprendere nel progetto anche il recupero dell’organo storico della Chiesa dei Santi Valentino e Damiano.
Riferisce in una nota il consigliere Antonio Blasioli: “L’unicità di questo patrimonio è valso l’impegno per recuperarlo. A San Valentino sono diversi gli organi di pregio, il più antico è quello del Duomo, realizzato nel 1600 da pregiatissime mani artigiane abruzzesi e fra i due esemplari in Europa a essere incastonato nell’altare, particolarità che lo rende unico, ma che complica il recupero, che qui si innesta nella riqualificazione e messa in sicurezza dell’intero duomo.
I lavori del secondo lotto sulla chiesa, come comunicato dalla Soprintendenza, riprenderanno nella primavera 2021, per una durata di 8/10 mesi circa. Il progetto prevede anche la messa in sicurezza dell’abside e della cantoria che ospita la nicchia dov’era incastonato l’organo ma come è evidente non poteva ricomprendere la rifunzionalizzazione dell’organo.
Grazie al contributo regionale stanziato con il mio emendamento si potrà procedere al restauro di questo strumento di pregio, operazione estremamente delicata per la sua età e al suo rimontaggio, per sentirlo risuonare nella chiesa recuperata entro il 2021/2022.
Sono soddisfatto di aver mantenuto l’impegno preso con l’amministrazione comunale per “ridare suono” allo storico organo del Duomo, assicurando al Comune di San Valentino la risorsa necessaria per far tornare all’antico splendore e funzionamento l’organo più antico, un bene di grande interesse storico, artistico e culturale che potrà essere di nuovo ammirato da tutta la comunità e accompagnare con le sue note le funzioni religiose e fare concorrenza per attrattività al Museo delle ambre.
Un risultato importante che segna un punto di partenza di valore in un progetto di più ampia visione, che mira, attraverso il futuro recupero anche di altri strumenti presenti a San Valentino (nella Chiesa di Sant’Antonio ce n’è uno mobile e funzionante, ma altri due sono contenuti in altre chiese e sono inagibili) alla nascita di una scuola di formazione per organisti a cui la comunità tiene e che manca in Italia, oppure all’ideazione di corsi ed eventi dedicati alla musica d’organo che potrebbero anche fare da palcoscenico alla nostra tradizione musicale e associarsi agli altri tesori custoditi dal borgo che fa da porta al Parco della Majella”.