28 Aprile 2024

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Teramo, lettera del sindaco alla figlia nella Giornata della Memoria

teramo sindaco

Pubblichiamo la lettera aperta che Gianguido D'Alberto ha scritto a sua figlia Viola, in occasione del 27 Gennaio, Giornata della Memoria,

“Piccola Viola,
oggi celebriamo la “Giornata della Memoria”, ricordiamo l'Olocausto, quando milioni di persone, tra le quali anziani, uomini, donne e bambini, furono chiuse nei campi di concentramento per poi essere uccise.
La Memoria, che è una parola che viene dal greco, una lingua antica, con la quale si indica l'importanza di ricordare il passato ma al tempo stesso di guardare al futuro, deve aiutarci a valutare ciò che non deve essere più fatto.
Non trovi ingiusto prelevare le persone dalle loro case in ogni città, anche qui a , e condannarle solo perché erano considerate diverse o avevano altre idee rispetto a chi comandava? Ecco, è per questo che facciamo ‘Memoria': perché l'odio, il disprezzo, la violenza, non devono più vincere.
Dobbiamo impedire che tutto ciò possa ripetersi con altre persone, anche se in forme differenti, ma con lo stesso obiettivo: eliminare chi è diverso, chi non ha lo stesso colore della pelle, chi è povero, chi è malato, chi ha altre idee di pensiero.
Tu puoi insegnarmi come sia bello stare insieme tra amici che hanno un diverso colore della pelle o hanno bisogno di essere aiutati perché malati; in tutti questi momenti hai fatto ‘Memoria', hai fatto vincere il bene sull'assurda bruttezza del male; hai reso, nel tuo piccolo, il mondo un posto migliore.
E' proprio questo il messaggio che la Giornata della Memoria vuole trasmettere: un invito a vivere la differenza come una ricchezza, uno stimolo a spalancare le braccia, ad aprire le frontiere all'altro. Non voltiamoci da un'altra parte, se chi è diverso viene maltrattato, non dimentichiamo che non c'è colore della pelle, credo, condizione, che ci rende migliori o peggiori.
Non esiste la diversità, Viola, perché non esiste la normalità: tutti noi siamo meravigliosamente diversi l'uno dall'altro, in fondo, e questa è una fortuna, la più grande delle fortune.
La Giornata della Memoria deve portarci a riflettere e parlare di uguaglianza, di fratellanza e di non discriminazione, ma deve spingerci a generare in noi valori importanti come quello della tolleranza che deve essere sempre viva in ciascuno per consentirci di vivere tutti in armonia.
Facciamo ‘Memoria', non solo oggi, Viola, ma ogni giorno, sempre”.

“…per questo è importante conservare, divulgare, tramandare la Memoria. Solo così sapremo di essere umani, in grado di essere umani” Edith Bruck

Il tuo papà

NB
Edith Steinschreiber Bruck, nata in Ungheria a Tiszabercel, il 3 maggio 1932 è una scrittrice, poetessa, traduttrice regista e testimone della Shoah ungherese naturalizzata italiana.

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