Teramo, “Premio Celommi 2019”
Il “Premio Celommi 2019” ha manifestato nella Prima Biennale Internazionale di Incisione e Scultura, una indubbia concretezza scientifico-culturale. Le opere pervenute sono state esposte nella prestigiosa aula magna del Convitto Nazionale “M. Delfico”. L’Università, il Comune di Teramo il mondo della Scuola (in primis l’Istituto Delfico-Montauti), con la presenza dei suoi massimi rappresentanti hanno convalidato l’importanza dell’evento destinato ad un futuro anche più aperto sulla scena internazionale.
All’inaugurazione sono intervenuti numerosissimi artisti giunti da molte città italiane e straniere. Tra i tanti un’artista iraniano che ha dovuto superare il non facile ostacolo di uscita momentanea dal proprio paese.
Il Premio Celommi, come ha tenuto a sottolineare il Presidente della Fondazione Celommi, Viriol D’Ambrosio, ora si caratterizza in una speciale critica che viene riservata, nel catalogo ufficiale, agli artisti ritenuti i “vincitori” con le opere presentate. In questa prima edizione la Fondazione Celommi si è avvalsa del critico d’arte aquilano Emidio Di Carlo che ha offerto il proprio giudizio anche nel corso della presentazione ufficiale del Premio.
Il “Premio” è stato particolarmente apprezzato dagli artisti che hanno voluto arricchire il “giudizio” portandosi a casa una foto con il critico abruzzese accanto alla propria opera.
“Tra l’incisione e la scultura c’è un filo diretto. – ha sottolineato il critico d’arte – Un unico tema (“Libertà va cercando… ch’è si cara”) corre dall’aspetto formale su carta (con le diverse tecniche incisorie) alle forme compiute nello spazio atmosferico della scultura. Da dove origina, come si manifesta la “libertà”?
E’ evidente – ha detto il critico – che la creatività artistica è di per sé, un atto liberatorio di emozioni sofferte o del riscontro del ‘bello’, nelle pur diverse varianti figurative e spirituali”.
Ecco i nomi dei premiati e dei segnalati con le rispettive provenienze: Francesco Vignola (Gaeta-Italia), Lara Monica Costa (Padova- Italia), Merhdad Khatae (Tabriz-Iran), Maria Antonietta Onida (Torino-Italia), Luciana Nespeca (Ascoli Piceno–Italia), Cleo Wilkinson (Wellington-Australia), Franco Donati (Belricetto/Ravenna-Italia), Mario Benedetto (Vernate-Milano), Fabio Dotta (Conegliano/Treviso-Italia), Gruppo Atelier Lucozart (Verdelasi-Francia).
Altri artisti stranieri nell’ambito della “Biennale-incisione”: Manafred Egger (Tirol-Austria), Svetlana Volosiuk (Bielorussia), Andrea Pagnacco (Venezia-Svizzera), Adam Czech (Polonia), Chomicz Malgorzata (Olsztyn-(Polonia), Laurent Dominique Fontana (Genève-Svizzera).
Nella sezione scultura, nelle tre regioni rappresentate (Abruzzo, Lazio e Marche): Tiberio Raimondo (Navelli-L’Aquila), Felice Rufini (Cittaducale-Rieti), Bruno Zenobio (Atri-Teramo), Marsilio Pianosi (Candelara).