15 Marzo 2025
Arte e CulturaRubriche

Pescara, telegramma di Gabriele D’Annunzio

d'annunzio

Quando il “Vate” decise di costruire il suo mausoleo, “scelse dieci amici, compagni di guerra e dell’impresa fiumana, tra questi il nome di Riccardo Gigante.
La Fondazione e la Società di studi fiumani ora intendono dare sepoltura ai resti di quest’ultimo.
Nel 2018 rinvenuti in una fossa comune e identificati grazie alla prova del DNA cui si è sottoposto il discendente Dino Gigante.

Nato a Fiume nel 1881 è tra i fondatori del primo circolo irredentista.
Durante la Grande guerra risulta nei cento concittadini che scelgono di combattere con Roma, guadagnando la croce al valor militare.
Nell’ottobre 1919, viene eletto primo sindaco irredentista della città.

Successivamente Podestà e senatore riesce a mediare tra la politica accentratrice del regime e l’identità specifica.
Secondo alcune fonti, il 3 maggio 1945 è stato fucilato dagli jugoslavi a Castua, Kastav.

Il 14 febbraio 1920 decollò l’aereo Ansaldo “Sva” con a bordo Arturo Ferrarin e Gino Capannini, l’unico che riuscì a percorrere il volo Roma-Tokyo.

L’idea, di Gabriele D’Annunzio e del poeta Harukichi Shimoi, è passata alla storia come il volo Roma-Tokyo.

Degli undici velivoli in pista, solo uno riuscì nell’impresa: ai comandi, Arturo Ferrarin.
Decollò il 14 febbraio 1920 con un Ansaldo “Sva” riparato alla meglio dal motorista Gino Capannini.
I circa diciottomila chilometri vennero effettuati in 112 ore effettive, arrivando alla destinazione il 31 maggio.

Nel giorno del centenario, il 15 febbraio 2020, verrà impiegato un annullo speciale che sarà in uso a Roma, presso l’aeroporto militare “Francesco Baracca”.

Nella foto mostriamo la bozza scritta di pugno da Gabriele d’Annunzio, mentre qui di seguito il suo testo.

manoscritto d'annunzio

Ti aspettavamo qui di giorno
in giorno. Stop. Il tuo arrivo mi era
stato anche annunziato dal Ven
turi. Stop, Questo tuo dolce tele
gramma fiumano è un’ama
rissima delusione. Stop. Spero
di venire io a cercarti. Stop.
Parliamo di te e di Gigetta
ogni giorno, e non perdiamo
la speranza di avervi qui
in pace e in silenzio. Stop.
Abbraccio in te tutti i fede
li. Stop. Il tuo sempre
Gabriele d’Annunzio.

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