Roseto, Petrini a proposito centro riuso
L’assessore all’Ambiente Nicola Petrini torna sul progetto del centro di raccolta alla luce delle nuove polemiche sollevate dalla neonata associazione Ascom, e dal consigliere d’opposizione Mario Nugnes che giudica fuorvianti e poco corrette visto che tendono a rappresentare ai cittadini pericoli ambientali che non esistono.
“Non è un caso che la localizzazione del nuovo centro sia in prossimità del centro abitato, perché l’impianto si configura come un servizio ulteriore per i rosetani che possono disfarsi di un ingombrante che fino a qualche giorno prima era in casa e che un domani può essere depositato per qualche giorno in un container prima di essere prelevato e smaltito.
Del resto abbiamo previsto all’interno anche spazi per la didattica, a testimonianza di come il progetto sia del tutto compatibile con le ragioni ambientali e di salute.
Peraltro sostenere che un domani potrà essere conferito l’organico, quindi con i rischi derivanti dal percolato, significa fare sciacallaggio politico visto che per l’organico a Roseto è sempre stati deputato l’altro centro di raccolta della zona dell’autoporto i cui lavori sono stati rallentati dall’emergenza Covid e che presto riaprirà i battenti.
Nel nuovo centro è previsto, per una precisa volontà dell’amministrazione, solo il deposito di potature, ingombranti, carta e plastica.
Poi ci sarà un ulteriore deposito dei rifiuti Rae in una struttura coperta.
Infine ci sarà un centro del riuso costituito da 8 container navali rigenerati per ospitare i materiali riciclabili in modo che il rifiuto possa costituire una risorsa per altri nell’ottica di una economia circolare”.
Petrini esprime ancora sconcerto per la circostanza che si tenti di strumentalizzare e fare oggetto di argomento politico un servizio essenziale per i cittadini.
“Che si tratti di una strumentalizzazione infine credo sia evidente anche per la tempistica scelta.
Il centro del riuso è stato presentato da tempo e se ne parla da più di un anno.
Come mai ci si ricorda solo a un anno dalle elezioni di fare una campagna contro questo servizio?
I rosetani non hanno l’anello al naso e sanno riconoscere la differenza tra chi vuole giocare con le loro paure e chi invece lavora per dotare Roseto di un impianto unico in tutto il Centro Italia”.