Coronavirus, sì alla macarena, no al walzer

Il titolo che abbiamo dato all’articolo è uno degli effetti delle linee guida sulla riapertura delle sale da ballo approvato dalle Regioni.
Imponendo il distanziamento di almeno due metri, di fatto esclude ogni ballo di coppia, dal tango alla mazurka, passando per polka e walzer.

La vicenda è seguita con molta attenzione a Rimini e in Romagna, patria delle discoteche, ma anche del ballo liscio.
Sulle note della celebre orchestra Casadei e delle altre decine attive in Romagna, sono tantissime le persone, romagnoli e turisti, che ogni estate scendono in pista.
Rispettando le linee guida, quest’anno il celebre brano Romagna mià si potrà ascoltare solo da seduti e non in pista ballando.
Il Comune di Rimini si è fatto portavoce del malumore chiedendo di poter consentire almeno ai congiunti di poter continuare a danzare nei contesti di ritrovo.
A fortissimo rischio, tuttavia, oltre alle balere estive ci sono anche alcune delle storiche discoteche della riviera che per la loro conformazione, difficilmente potranno osservare le linee guida
I gestori delle sale da ballo del Silb-Confcommercio hanno protestato contro queste linee guida con un flash mob davanti alla Camera.