28 Aprile 2024

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L’Aquila, Teatro dei 99 presenta recital su San Massimo

san massimo

Dall’ultimo lavoro della studiosa aquilana, Stefania Di Carlo, realizzato a L’Aquila un recital su San Massimo da parte del “Teatro dei 99”. Anzi precisiamo, più che a L’Aquila, nel comune di Fossa è stato ricordato San Massimo di Aveia che, com’è noto, è compatrono della città di L’Aquila, insieme a S. Equizio amiternino, S. Pietro Celestino, S. Giovanni da Capestrano e, si dice ma, se si tratta dello stesso santo, è da vedere, di Penne.

Nel 2021, dopo lo stallo dovuto alla pandemia, il “Teatro dei 99”, con il patrocinio del Comune di L’Aquila e della Regione Abruzzo, ha tenuto in due sedi prestigiose un “recital”, ma con nuovi attori e di fama nazionale.
Edoardo Siravo, indiscutibile maestro nell’arte oratoria, doppiatore e artista arcinoto, ha fatto da voce narrante; il santo martire San Massimo è stato impersonato da Andrea Fugaro; il prefetto, crudele romano al servizio dell’imperatore Decio pronto anche a offrire sua figlia Cesaria pur di non uccidere il diacono-levita di Aveia, da Fausto Marciano; l’angelo del Signore dalla danzatrice, Melissa Paparusso.
A coronamento degli attori, le coreografie e la regia Loredana Errico; le splendide canzoni di Sandro Argentieri, la direzione musicale di Emanuele Castellano. Dopo la rappresentazione nella chiesetta di San Sisto, alla periferia della città, il recital è stato tenuto a Fossa, nella piazzetta del Musp creato per i terremotati, di fronte al Monte Circolo dove venne precipitato San Massimo. Il Santo preferì effondere il suo sangue per Cristo piuttosto che di sacrificare agli dèi pagani.

Il Teatro Aquilano, con il suo spettacolo, si è proposto, soprattutto, di avvicinare la gente dopo il lungo periodo di lockdown; confidando di proporre un modello di Santo ai giovani d’oggi, coniugando varie arti.
Il lavoro teatrale scaturisce da uno studio della dott.ssa Stefania Di Carlo docente di Storia della Chiesa Antica e Medievale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Fides et ratio” di L’Aquila.

Ricordiamo che Stefania Di Carlo, da “illo tempore” si occupa di Celestino V. Ha realizzando un corpus di ben 14 volumi. Notissimi sono gli studi e le ricerche storiche condotte in Italia e in Francia. Due suoi articoli sul cardinale Carlo Confalonieri figurano all’interno di Atti di convegni milanesi. Molti santi e beati aquilani sono stati indagati in articoli scientifici apparsi su riviste nazionali e straniere, in prestigiose università italiane e belghe o in appositi volumi (così su San Franco d’Assergi e San Placido di Roio).
Lo studio-articolo scientifico, realizzato dalla Di Carlo per il convegno sul Cristianesimo, tenutosi a L’Aquila nel 2016, pubblicato sul web nel 2018 (S. Di Carlo, “Asia o Aveia, luogo di martirio di San Massimo Levita, protettore dell’Aquila”, in Non solum circulatorum ludo similia, Miscellanea di Studi sul Cristianesimo del primo millennio (a cura di Valerio Polidori), vol. 2, Amazon KPD, pp. 95-132), presenta più documenti latini in traduzione italiana e commento annesso: il Martirologio Romano, la Passione (nelle tre redazioni), l’Invenzione e il Diploma di Ottone I.

Nel 2019, su sollecitazione del sac. Daniele Pinton, Loredana Errico, direttrice del “Teatro dei 99”, ha fatto propria l’idea di un teatro anche di “matrice” religiosa. Si è avuto il contatto con la Prof.ssa Di Carlo e il relativo chiesa del Suffragio.
Presenti, tra il pubblico numerosissimo, anche, oltre al cardinale Petrocchi, l’arcivescovo emerito, monsignor Giuseppe Molinari e il Nunzio apostolico emerito, monsignor Orlando Antonini. Nello spettacolo, tenuto a Fossa, è stato precisato che il “culto” sul Santo, si basa sulla “tradizione”. Le reliquie andarono perdute durante il sisma del 1703 con il crollo della Cattedrale dei SS. Massimo e Giorgio. Furono traslate a L’Aquila, sotto Papa Alessandro IV, dopo la dismissione dell’antica sede vescovile di Forcona; qualche secolo dopo scomparvero del tutto. Ancora oggi debbono essere ricercate e si confida nei lavori post sisma 2009 per la Cattedrale.

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