7 Ottobre 2024
Politica Abruzzo

Roseto, Mario Mazzoni: “Interventi insufficienti a evitare allagamenti nel centro città”

Mario Mazzoni

“Non è sufficiente l’intervento previsto nella zona centrale esclusivamente in via De Amicis, ignorando quelli necessari su via Settembrini, via Di Giorgio, via Felicioni e via Leopardi. Nonostante i forti finanziamenti disposti dal Ministero dell’Interno, l’amministrazione comunale di continua ad ignorare il problema degli allagamenti nel centro della città”.

Queste le parole diffuse in una nota a firma del coordinatore locale, di Roseto degli Abruzzi, di Europa Verde Mario Mazzoni che rileva con stupore come fra i programmi di intervento sugli asfalti del territorio, annunciati di recente, soltanto uno di questi riguarderà la zona centrale del capoluogo.

La sua missiva continua dicendo: “Mi chiedo come faccia un’amministrazione che si dice ‘tanto attenta’ alle richieste dei cittadini, a lasciare da tempo inascoltato un appello firmato e reiterato da tantissimi residenti. I cittadini delle vie del centro di Roseto negli ultimi due anni hanno infatti inoltrato tre petizioni (l’ultima appena due settimane fa) al riguardo, che sono però finora sempre state ignorate dal Comune. In occasione di improvvisi temporali (di maggiore intensità rispetto al passato) le vie interne sono soggette a repentini e disastrosi allagamenti, con l’acqua piovana che non potendo defluire correttamente tracima dai marciapiedi allagando abitazioni, negozi, uffici e garage. Va ricordato inoltre che più volte in queste strade si sono verificati problemi di ordine pubblico, in quanto il transito delle vetture genera delle onde che aggravano la situazione, rendendo persino inutili le protezioni adottate preventivamente da alcuni condomini. In questi frangenti non potendo intervenire Vigili del Fuoco e Polizia Municipale, sono gli stessi residenti a dover invitare gli automobilisti a fare attenzione, con successive discussioni e manifestazioni di più o meno esplicita animosità. Gli interventi richiesti nelle varie petizioni non comporterebbero inoltre grossi impegni economici. Basterebbe adeguare le caditoie dei tombini alle sezioni esistenti del canale delle acque chiare che infine non vede come risolutivo il nuovo piano asfalti messo in atto dal Comune. La situazione si aggraverà ulteriormente perché molte grate sono state ormai bloccate o parzialmente ostruite dal catrame debordato dalla superficie stradale”.

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