2 Maggio 2024

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Teramo, sindaco emana ordinanza sul decoro urbano

Questa mattina, 23 ottobre, il Sindaco della città di Gianguido D'Alberto ha firmato una Ordinanza la cui finalità è di ripristinare condizioni di decoro in città, con particolare riferimento allo stato degli immobili in condizioni di fatiscenza o abbandono. Una Ordinanza che interessa, pertanto, numerosi edifici a destinazione residenziale, commerciale, artigianale il cui stato lede il decoro e mina la percezione della sicurezza urbana. Tali immobili, oltre a rappresentare un pericolo per l'igiene pubblica, sono non di rado caratterizzati dalla presenza di roditori ed altri animali potenzialmente portatori di insetti parassiti e di malattie pericolose per la salute umana; una situazione di degrado che si riflette sulla qualità di vita complessiva e dell'immagine della città. Per questi motivi, il Sindaco ha ritenutodoveroso adottare strumenti di contrasto, al fine di prevenire comportamenti, anche omissivi, che comportano in ultima analisi lo scadimento della vivibilità e della qualità della vita civile.

L'Ordinanza interessa i proprietari di pubblici e privati, i titolari di pubblici esercizi e/o i gestori di esercizi pubblici e imprese e/o i committenti che effettuano attività e istituiscono cantieri. Vengono così impartite prescrizioni inerenti la pulizia, la sanificazione, la custodia, la manutenzione degli stabili, il controllo degli animali, la custodia degli immobili in disuso, la pulizia delle vetrine fino al posizionamento nelle aree interessate di cestini raccoglitori differenziati e posacenere ad uso pubblico.

L'atto sancisce il termine di 60 giorni per regolarizzare le singole situazioni, trascorsi i quali lo stesso Comune potrà intervenire a spese dei soggetti inadempienti.

L'amministrazione Comunale ha comunque in animo la predisposizione di un nuovo Regolamento edilizio e di decoro urbano e quanto disciplinato nella Ordinanza troverà applicazione in tali nuovi dispositivi Regolatori comunali.

Il Sindaco Gianguido D'Alberto sottolinea il senso dell'Ordinanza, la cui finalità: “Non è punitiva o sanzionatoria ma vuole tendere ad affermare la consapevolezza presso i cittadini di sentirsi tutti partecipi della responsabilità di curare la propria città. Una città che tradizionalmente è attenta ma che ora vogliamo coinvolgere in una percorso partecipativo anche in questo campo, perché è necessario che tutti facciano la loro parte, specialmente in questo periodo, in cui tanti sono i cantieri all'opera e altri ancora se ne aggiungeranno. L'Atto va ad anticipare l'approvazione di Regolamenti più organici sul decoro urbano ma con essa intendiamo intanto imprimere questo indirizzo forte, e cioè una chiamata alla responsabilità e al sentirsi concretamente parte della stessa comunità, coinvolgendo tutti i soggetti pubblici, privati, esercizi commerciali per dar vita ad una rete per una città sostenibile. L'Ordinanza vuole dare un chiaro segnale di attenzione, sul quale saranno chiamati al coinvolgimento anche la Polizia Locale e la Teramo Ambiente”.

Pubblichiamo di seguito, parte, dell'ordinaza sindacale:

IL SINDACO
Considerato che:

• nel centro storico di Teramo e, più in generale, in tutto il territorio comunale si presentano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che ledono l'immagine del decoro e della percezione della sicurezza urbana, valori questi ultimi, che devono essere preservati e tutelati in tutti i loro aspetti;

• che la percezione di tale degrado urbano è data anche dall'oggettivo stato di fatiscenza dei numerosi immobili a destinazione residenziale, commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private, da lungo tempo abbandonati nei quali non viene esercitata alcuna attività;

• Che tali immobili sono spesso disabitati, sede di abbandono di rifiuti e caratterizzati dalla presenza continua di nidiate di roditori, nonché luogo di stazionamento di randagi ed altri animali potenzialmente portatori di insetti parassiti e di malattie pericolose per la salute umana;

• che tale situazione di degrado urbano, provoca spesso esalazioni maleodoranti, più volte segnalate dai cittadini;

• che vi sono inoltre immobili inutilizzati con spazi rientranti o protetti da serrande di diversa fattura, dove l'intercapedine tra queste e la porta di ingresso, soglia o vetrina diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando, oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica con un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull'immagine e sulla qualità di vita complessiva del quartiere interessato, con pregiudizio inoltre della coesione sociale pacifica tra gli abitanti ed i titolari delle attività economiche preesistenti;

Rilevato inoltre che il fenomeno sopra descritto, recando pregiudizio, oltre che all'igiene pubblica, anche al decoro urbano, alla dignità della comunità locale e generando anche un naturale scadimento nella percezione della qualità e dell'immagine della città, ma anche l'accrescersi della percezione di insicurezza da parte di molti cittadini comportano una crescente ed infondata convinzione di quest'ultima circa un presunto disinteresse da parte della pubblica amministrazione locale;

Per questi motivi:
• si ritiene doveroso per la Pubblica Amministrazione, adottare strumenti efficaci che, alla luce di un nuovo quadro normativo in materia di sicurezza urbana, consentano di poter contrastare e reprimere i sopracitati fenomeni degenerativi del decoro e della convivenza urbana e sociale;

• che è necessario intervenire al fine di prevenire e contrastare comportamenti, anche omissivi, che determinano pregiudizio per la sicurezza dei cittadini ed il depauperamento del patrimonio collettivo, favorendo l'espansione di situazioni generali di malcostume ed incuria, comportando lo scadimento della vivibilità e della qualità della vita civile nel centro urbano;

Considerato che l'amministrazione Comunale ha in animo la predisposizione di un nuovo regolamento edilizio e di decoro urbano e che quanto disciplinato nella presente ordinanza troverà applicazione nei nuovi dispositivi regolatori comunali;

Visto il regolamento edilizio n. 74/1988
Visto gli articoli dal 72 al 78 del regolamento di igiene urbana e di gestione dei rifiuti urbani e assimilati del comunale d Teramo approvato con D.C.C. n. 10 del 22/05/2020;
Visti gli artt. 50 e 54 del Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000;

ORDINA
Fino all'approvazione della nuova regolamentazione comunale in materia:

  1. ai soggetti proprietari pubblici e privati, o titolari di diritti reali di godimento, ai conduttori di immobili a qualsiasi destinazione d'uso adibiti, agli amministratori di condominio o a chiunque che, per qualsiasi titolo vanti diritti reali su immobili presenti nel territorio comunale, anche non agibili, per le motivazioni illustrate in premessa:

• di predisporre la pulizia, bonifica dei rifiuti ove presenti, sanificazione e disinfestazione contro gli animali infestanti per tutti gli edifici o delle parti deteriorate di essi, il cui degrado arrechi pregiudizio al decoro urbano;
• di provvedere alla custodia e alla manutenzione di detti stabili e aree anche al fine di prevenire l'insorgere di situazioni di pericolo per l'incolumità delle persone, quali ad esempio la caduta di parti ammalorate su pubbliche aree e\o problemi igienico-sanitari;.
• di provvedere, mediante apposizioni di griglie o reti, all'immediata chiusura di tutte le aperture anche di aerazione e/o di accessi attraverso i quali i piccioni possono ivi introdursi e trovare riparo o luogo per la nidificazione;
• di impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni su terrazzi, davanzali, cornicioni, nicchie, anche all'interno di cortili, applicando dissuasori di tipo non cruento;
• di provvedere alla sostituzione degli infissi danneggiati e/o di discendenti ammalorati prospicienti la pubblica via o luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, nonché all'eliminazione staffe, tasselli, che per le loro caratteristiche intrinseche quali sporgenza ed altezza possano arrecare pericolo alla pubblica incolumità;
• di garantire un'adeguata e sicura chiusura degli immobili in disuso, pulire le saracinesche e le soglie, rimuovere con costanza i rifiuti accumulatisi o gettati negli interstizi dei serramenti all'interno dell'immobile e di ripulire gli spazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via con cadenza almeno settimanale;
• di tenere pulite le vetrine inutilizzate, conservandole libere (sia all'esterno che all'interno) da affissioni di manifesti, volantini, fogli di giornali e simili, di annunci ed avvisi vari, anche se fatti da terzi con o senza fine di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell'attività in altro luogo o dell'offerta in vendita o locazione dell'immobile o del fondo, che dovranno essere regolarmente autorizzati;

  1. Ai titolari di pubblici esercizi e/o ai gestori di esercizi pubblici che usufruiscono di concessioni di aree pubbliche o di uso pubblico, quali a titolo esemplificativo caffè, alberghi, trattorie, ristoranti e simili, per le motivazioni illustrate in premessa :
    • Di provvedere alla costante pulizia dell'area occupata compresi i dehors, gli arredi, i vasi le tende e tutte le strutture all'uopo installate anche provvedendo a fornire le aree di appositi ed adeguati cestini raccoglitori differenziati che dovranno essere sempre esposti negli orari di apertura al pubblico e che dovranno essere costantemente puliti e svuotati;
    • di posizionare nell'area di pertinenza almeno un posacenere ad uso pubblico, che dovrà essere sempre esposto negli orari di apertura al pubblico e e che dovrà essere costantemente pulito e svuotato;
  2. Alle imprese e/o ai committenti che effettuano attività e istituiscono cantieri relativi alla costruzione, al rifacimento, alla ristrutturazione o alla manutenzione di fabbricati e opere in genere con occupazione di aree pubbliche o di uso pubblico interessate all'attività, per le motivazioni illustrate in premessa:
    • di mantenere e restituire l'area comprese eventuali griglie, bocche di lupo e caditoie perfettamente pulita e sgombra da rifiuti, scarti e residui di qualsiasi tipo, contenendo inoltre lo spargimento di polveri sulla viabilità circostante l'area interessata;
  3. la dimostrazione, da parte dei soggetti indicati al precedente punto 1, di aver attivato le procedure per l'adempimento agli obblighi della presente ordinanza entro 60 gg. dalla pubblicazione della stessa procedendo alle suddette attività di ripristino a loro cura e spese;

Fatto salvo quanto previsto dal C.P., le violazioni alla presente ordinanza saranno punite secondo quanto stabilito dall'art.7 bis del D.lgs.n. 267/2000;

AVVERTE

che, qualora risulti necessario, l'Amministrazione Comunale può dare corso all'intervento sostitutivo a spese dei soggetti inadempienti;

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