17 Marzo 2025
Cronaca Abruzzo

Teramo, rilancio del commercio in centro storico

Sostenere e rilanciare il commercio e la residenzialità in centro storico,  in un momento di
difficoltà legato a molteplici fattori. E’ questo l’obiettivo del percorso avviato dall’Amministrazione
Comunale, nelle figure del Sindaco Gianguido D’Alberto e dell’Assessore al Commercio Antonio
Filipponi, e dal  Consorzio Shopping in Centro, coordinato dalla Presidente Franca
Labrecciosa e dal vicepresidente Osvaldo Di Teodoro, che in questi mesi, nel corso di diversi
incontri ai quali ha preso parte una folta delegazione di commercianti, si sono confrontati su
diverse proposte, avviando un percorso condiviso.
Diverse sono le questioni messe sul tavolo,  a partire dalla rivisitazione del sistema delle strisce blu
a pagamento sul territorio con la previsione della loro introduzione anche nelle aree a ridosso
della grande distribuzione e in altre aree del territorio comunale, al fine di arrivare a una
rimodulazione delle tariffe con l’abbattimento a 50 centesimi l’ora per le prime tre ore su tutto il
territorio. Questo, laddove necessario, anche con un eventuale  investimento diretto da parte del
Comune, in base alle disponibilità economiche, e compatibilmente con gli equilibri previsti dal PEF
della convenzione con la Easy Help. Un’operazione che va di pari passo con le azioni che
l’Amministrazione sta mettendo in campo per l’individuazione di parcheggi dedicati ai residenti in
centro storico.
Tra le questioni affrontate al tavolo anche quella relativa al parcheggio San Francesco, oggi di
fatto  sottoutilizzato, rispetto al quale i commercianti hanno chiesto di  arrivare in pochi giorni a
una convenzione con la società che lo gestisce, per consentire ai lavoratori e ai residenti del centro
storico di potersi abbonare al costo mensile di circa 10 euro a stallo. Tra le richieste degli operatori
commerciali anche l’istituzione di un servizio permanente di bus navetta che colleghi il parcheggio
con il centro della città durante tutta la giornata.
Tra le proposte oggetto di condivisione tra i commercianti e l’Amministrazione, anche la richiesta
di portare avanti il percorso, già avviato dal Sindaco con atti concreti, di recuperare all’utilizzo per
la città gli spazi rimasti vuoti degli ex uffici bancari in Via Carducci. In particolare è  stata condivisa
l’opportunità, proseguendo negli accordi con la banca, di destinare quegli spazi, anche in
alternativa agli uffici pubblici, all’apertura di corner per i grandi marchi, fermo restando
l’obiettando prioritario di riportare in centro gli uffici comunali, a partire dall’ufficio Anagrafe. A tal
fine, Amministrazione e commercianti hanno congiuntamente ritenuto di esplorare la possibilità di
acquisire, tra gli spazi da destinare a finalità pubbliche, laddove possibile, anche i locali ubicati di
fronte alla sede dell’Archivio di Stato in Via Cesare Battisti, disponibili alla locazione. Un’attività,

quella volta a riportare gli uffici comunali in centro, su cui l’Amministrazione è impegnata da
tempo e rispetto la quale ha già messo in campo diverse iniziative.
Altro tema sul quale commercianti e Amministrazione hanno trovato condivisione di intenti è
quella del potenziamento del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento al centro
storico, e rispetto al quale i commercianti hanno chiesto agli amministratori di raggiungere un
accordo con il gestore affinché vengano destinati appositi bus medio-piccoli, preferibilmente
alimentati da motori non inquinanti, da utilizzare appositamente per garantire un  servizio
capillare anche nel  centro cittadino.
Tra le azioni condivise quelle di un intervento volto a definire una gestione dei cantieri relativi alla
Ricostruzione, ai lavori del Superbonus 110% e del PNRR che limiti, il più possibile, gli inevitabili
disagi che vive il centro storico. I commercianti, in particolare, hanno evidenziato come insistano
nel centro cittadino “numerosi cantieri installati, aperti e poi abbandonati per mesi; cantieri che
occupano più suolo pubblico di quanto sarebbe necessario; cantieri che fanno scomparire – per la
comodità delle ditte esecutrici – numerosi stalli utili ai residenti e agli utenti; parcheggi colonizzati
da transenne, materiale edile e quant’altro; cantieri dove si lavora a ritmo blando; cantieri che
chiudono non una, ma due vie cittadine per un solo appalto; cantieri dove non si lavora
inspiegabilmente per giorni, nonostante non vi siano formali comunicazioni di interruzioni dovute
a cause oggettive”.
Rispetto a questa problematica, in particolare, gli operatori del commercio hanno chiesto di
revisionare i regolamenti comunali per rendere ancor più stringenti le norme di installazione e di
utilizzo dei cantieri e ridurre le aree di suolo pubblico occupate, trovando la massima disponibilità
da parte dell’Amministrazione comunale.
Amministrazione che ha già avviato, da tempo, un tavolo permanente con le associazioni degli
imprenditori edili per il monitoraggio dei cantieri e per la soluzione delle problematiche connesse.
Infine, il tavolo ha pienamente condiviso, dando il proprio sostegno, l’azione già promossa dal
Sindaco per chiedere al Governo di prevedere appositi ristori per tutte quelle attività commerciali
e produttive che, pur avendo iniziato a lavorare dopo il , ne stanno di fatto subendo le
conseguenze per via dei lavori di ricostruzione.

Vuoi ricevere le notifiche da TG Roseto? Accetto No grazie