Pescara, “A chi esita” laboratorio di teatro
Chi esita? Tutti, sempre. Esitare è uno status mentale, è uno stare nel limbo, è aver paura di attraversare la soglia; smettere di esitare vuol dire scegliere, compiere il salto, un vero e proprio atto di sfondamento al prezzo di una consapevole rinuncia.
“A chi esita “ è il titolo di una poesia di B. Brectht, un inno contro la guerra, un monito verso le insufficienze contemporanee: esitazione al cambiamento, inconsistenza e comunicazione confusa, per esempio.
E ‘anche il testo che ha accompagnato “L’Assedio|The Siege”, l’ultimo lavoro con cui ho esplorato, insieme alla mia Compagnia, il tema delle oppressioni e dei meccanismi che perpetuano il ciclo delle dominanze.
Questo laboratorio è dedicato a chi abbia voglia di condividere un percorso poetico che abbia come fulcro il tema dell’oppressione o al suo contrario della libertà.
Si lavorerà sull’ensemble come punto di forza per la costruzione di un’immagine: l’ensemble che, attraverso l’azione drammatica, genera l’immagine scenica; si lavorerà sul ritmo, sull’ascolto e sul movimento coreutico che sostiene il testo drammatico: la tensione, che nasce dalla parola e dall’azione, genera quel conflitto in assenza del quale non v’è dramma.
Si agirà su autori a me cari come: Brecht, Camus, Sartre, de Beauvoire, su testi di attualità politica ma anche su eventuali proposte che vorrete condividere. Il laboratorio diventerà un’occasione di riflessione e di messa in campo di materiali da rimescolare e trasformare attraverso la poetica della scena.