19 Aprile 2024

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Teramo, proiezione documentario “1938 – Diversi” e incontro con il regista

La programmazione di Alternativa Cinema, rassegna d’essai della multisala Smeraldo di Teramo, riprende mercoledì 16 gennaio col documentario di Giorgio Treves“1938 – Diversi”. Il regista sarà presente a entrambe le proiezioni (alle ore 18 e alle ore 21.30), per una chiacchierata col pubblico. Il film è proposto in collaborazione con l’associazione culturale Teramo Nostra e il Premio internazionale Gianni Di Venanzo per la fotografia cinematografica.

Nel 1938 lo Stato italiano promulgò le leggi razziali. Il popolo italiano, che non era antisemita, fu spinto dalla propaganda fascista ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente in Italia da secoli. Gli ebrei furono colpiti da sanzioni, obblighi, espulsioni, umiliazioni, privazioni, fino all’internamento e alla deportazione. “1938 – Diversi”,proiettato fuori concorso alla 75ª Mostra di Venezia 2018, racconta attraverso il contributo di testimoni (tra gli altri la senatrice a vita Liliana Segre), storici, attori (Roberto Herlitzka, Stefania Rocca, Alessandro Federico), filmati d’epoca e animazioni, cosa comportò per gli ebrei italiani l’attuazione delle leggi razziali e come la popolazione, ebraica e non, visse razzismo e persecuzione.

Spiega il regista Treves: «Il film vuole contribuire ad approfondire cosa sia successo con la promulgazione delle leggi razziali, riflettendo su come nacquero, come furono accolte e quali conseguenze ebbero. Con l’aiuto di storici, accademici ed esperti abbiamo cercato, con linguaggio moderno, di analizzare i fatti, dando rilievo anche a documenti e materiali d’archivio poco conosciuti. La voce ufficiale della “grande storia” si intreccia alla “microstoria” dei racconti personali di testimoni che hanno vinto blocchi emotiviper raccontare le loro esperienze e i loro ricordi. Il film vuol essere non solo un approfondimento storico e didattico, ma soprattutto un’occasione di coinvolgimento emotivo degli spettatori per stimolare una riflessione e una presa di coscienza. Ricorrendo all’animazione, all’efficacia degli effetti digitali e alla sensibilità di noti attori che leggono le fredde disposizioni amministrative, i deliranti proclami e le strazianti pagine di diari ed epistolari, vogliamo che le parole diventino anche “immagine” ed emozione. Non credo sia solo un bisogno morale a spingermi a raccontare il periodo delle leggi razziali, né la necessità “privata” di sapere come abbiano vissuto e cosa abbiano sofferto i miei parenti e correligionari, né una generica urgenza che se ne sappia di più, ma sia soprattutto la convinzione che con un linguaggio diretto si debba risvegliare l’interesse dei giovani. Mai come ora la frase di Santayana “Chi non conosce il passato sarà destinato a riviverlo” ci deve essere di ammonimento».

Giorgio Treves (New York, 1945), aiuto di Rosi, De Sica, Visconti, ha esordito nel 1972 con “K-Z”, candidato all’Oscar come miglior documentario. “La coda del diavolo” del 1986 è il suo primo lungometraggio, vincitore del David di Donatello per il miglior esordio. Nel 2001 “Rosa e Cornelia” ha vinto la Grolla d’oro del pubblico e per le attrici (Chiara Muti e Stefania Rocca) e il Premio Di Venanzo per la fotografia (Camillo Bazzoni). Nel 2008 il suo documentario “Luchino Visconti – Le vie della Recherche” è al Festival di Roma, a Biarritz e Montreal. Nel 2014 il documentario “Gian Luigi Rondi: vita cinema passione” è a Venezia e vince Nastro d’argento e Globo d’Oro. Nel 2017 il docmovie “60: Ieri, Oggi e Domani” è candidato al David  e al Globo.

La rassegna Alternativa Cinema proseguirà con: “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis (23 gennaio);“Achille Tarallo”, Antonio Capuano (il 30); “Il ragazzo più felice del mondo”, Gipi (6 febbraio); “Senza lasciare traccia”, Debra Gravnik (il 13). Spettacoli alle ore 18 e alle ore 21.30.

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